"OAGB" e varianti - erobeso.it

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Il by pass ad anastomosi singola  (OAGB = one anastomosis gastric bypass)  è una variante del mini bypass gastrico (MGB), introdotta dal Dott Carbajo e che qualche Centro utilizza al posto del mini bypass gastrico.
Vi sono alcune differenze sottili ma importanti:

Nel mini bypass gastrico    il serbatoio gastrico è lungo 15/ 20 cm
                                                     l'anastomosi (unione tra stomaco e intestino) è larga
                                                                                                         ( almeno 4 cm)
                                                     la lunghezza del tratto intestinale by-passato  è fissa
                                                                                                           (180/200 cm)
                                                    non è richiesta la misurazione di tutto l'intestino


MGB
    
come già detto è quindi un intervento restrittivo, non ostruttivo e con minimo moderato malassorbimento.



    nell' OAGB                il serbatoio gastrico è uguale a quello del mini bypass gastrico
                                       l'anastomosi è stretta (2/2,5 cm)
                                        la lunghezza del tratto intestinale è variabile
                                       (il tratto bypassato è  il 60% dell'intero intestino)
                                       è richiesta la misurazione di tutto l'intestino
                                       
(OAGB)

è quindi un intervento restittivo, ma con una quota di ostruzione ( anastomosi stretta) ma che soprattutto aumenta la quota di malassorbimento della tecnica.

L'OAGB ha avuto il merito di introdurre il concetto di poter variare la lunghezza dell'intestino bypassato e quindi poter adattare l'intervento a situazioni variabili.

Da qui sono state sviluppate varie tecniche modificate che agiscono in varia maniera

sul tratto intestinale by-passato come ad esempio la Sagj ( single anastomosis gastro-jejunal bypass) introdotta
dal Dott.  De Luca    in cui viene estremizzato il concetto di malassorbimento, bypassando tutto l'intestino con l'eccezione dei 3 m finali.

 (SAGJ)

o sulla capacità gastrica ed il tratto intestinale by passato come proposto dal Dott Tacchino e Dott Greco nell' IFD (Ileal food diversion) con un serbatoio gastrico più capace e bypassando tutto l'intestino con l'eccezione dei 3 m. finali.

(IFD)

una ulteriore variante nata sopratutto come intervento di correzione nei casi di reflusso biliare è il  Diverted Mini gastric by pass , introdotta dal Dott. Rui Ribeiro in cui non vengono in maniera significativa alterate le lunghezze intestinali od il serbatoio gastrico, ma viene aggiunta una seconda anastomosi per allontanare il flusso della bile dallo stomaco e soprattutto dall'esofago.


L'introduzione di queste varianti, permette un approccio flessibile e adattabile ad ogni  singolo paziente ed ad ogni situazione anatomica derivata da un precedente intervento di chirurgia bariatrica in cui sia necessaria una revisione o correzione.
L' intervento di scelta come intervento primario ( primo intervento) per me rimane il mini bypass gastrico, con le caratteristiche tecniche ben note e fisse , e riflette  gli ottimi  risultati  ottenuti i nella esperienza personale iniziata ormai 15 anni fa. Inoltre la misurazione di tutto l'intestino può di per se stessa essere fonte di complicanze.
In caso invece di reintervento, a seconda delle situazioni anatomiche, del tipo di intervento precedente, delle attitudini del paziente è corretto impiegare una variante tra quelle elencate, agendo su un maggior o minor malassorbimento.
In questa maniera è possibile adattare la tecnica di base della singola anastomosi alla correzione di interventi di gastroplastica verticale, long magentrasse, gastroplicatura, bendaggio gastrico, sleeve gastrectomy , bypass gastrico RNY, ed allo stesso Mini bypass gastrico.

Le complicanze di questo gruppo di interventi sono esattamente quelle del mini bypass gastrico e degli interventi di Chirurgia dell'Obesità già illustrate nei capitoli precedenti.


Dr Antonio Susa    O.M. Rovigo n 1184   



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